Quali sono le regole base della scrittura creativa?

Scrivere può essere un vero e proprio atto artistico, ma per diventare abile nell’arte delle parole è necessario conoscere queste linee guida

Scrivere è un tic – il titolo del libro di Francesco Piccolo, scritto e pubblicato la prima volta nel 1994, poi nel 2006 e nel 2011. “I segreti degli scrittori”.

Me lo ha regalato un’amica, Giorgia, diversi Natali fa. Di che cosa parla? Non è proprio un manuale di scrittura creativa, e nemmeno un saggio. Sta un po’ a metà, è un ibrido. Ha un formato pocket e 131 pagine, escluso l’indice.

Nel risguardo (la prima pagina subito dopo la copertina) Giorgia mi ha scritto questa dedica: “Con l’augurio di realizzare ogni tuo folle sogno”.

Ci aveva visto giusto, Giorgia.

La mia amica sapeva bene quanto scrivere fosse per me importante. Nell’estate del 2014 diedi l’esame per diventare giornalista pubblicista; da allora sono iscritta all’albo della Lombardia – regione in cui sono residente – e nella vita scrivo.

Ho sempre amato i laboratori di scrittura creativa, dove è possibile sperimentare, giocare e colorare un foglio bianco con le parole.

Tra il 2012 e il 2013 frequentai il corso annuale di creative writing del Faro Teatrale, accademia di teatro a Milano. Rimane tuttora uno dei corsi di formazione più belli, preziosi e utili che abbia mai fatto.

Qui puoi vedere il teaser del cortometraggio teatrale che ho scritto e che ha girato i teatri italiani con lo spettacolo Il segreto di Amelia

Il fatto è che la scrittura creativa è un vero e proprio atto artistico. Prendi in mano una penna e un foglio bianco, e crea. Quello che desideri, quello che senti, quello di cui hai paura, quello di cui hai bisogno.

Sin da piccola dicevo di voler diventare una scrittrice da grande – in gergo si parla della figura di scrittore creativo – ma io ho sempre considerato chi scrive un artista a tutti gli effetti.

Il pittore dipinge con i pennelli, lo scultore scolpisce con le sgorbie, e così lo scrittore racconta con la sua penna. O la sua tastiera, sarebbe ormai più corretto dire.

Inventa storie, personaggi, mondi e sentimenti. Che si tratti di romanzi racconti, saggi o manuali, chi scrive aiuta attraverso le sue parole il lettore a conoscere meglio sé stesso. Perché scrittura e lettura sono due pianeti che viaggiano sullo stesso asse.

Inizia a scrivere in maniera creativa, foglio bianco e busta per scrivere a qualcuno

Lo scrittore cerca di catturare l’attenzione del lettore con il proprio stile e l’utilizzo competente di una tecnica narrativa. Tuttavia ci sono delle regole base che è bene seguire quando si approccia la scrittura. E sono queste.

Leggere, leggere, leggere

Come scrivevo anche in questo articolo, uno scrittore è anzitutto un lettore. Chi non legge non piglia pesci, insomma.

Saper leggere (bene) è il primo passo per imparare a scrivere (bene).

Nei miei percorsi di scrittura creativa infatti suggerisco sempre delle letture prima, durante e dopo le sessioni, perché allenare il modo in cui si legge è il più grande tra tutti gli esercizi di scrittura.

Negli ultimi anni io stessa ho aumentato la frequenza di lettura di libri – sarà anche grazie al fatto che guido il Book Club online di Ritualmente – e riesco a notare dei miglioramenti nella mia scrittura.

La sitassi, la costruzione delle frasi, la ricchezza del vocabolario, l’uso delle figure retoriche. Leggere è la prima tappa necessaria per compiere lo straordinario viaggio dello scrittore.

La Santa Trinità: grammatica, sintassi e tecnica

Sembrerà un’ovvietà ma le regole grammaticali vanno conosciute, ricordate e rispettate. Come la bibbia. Oppure vanno infrante, quando la situazione lo richiede, ma per farlo è necessario averle sperimentate.

Dove va o non va l’apostrofo, quando serve la virgola e quando no, congiuntivi e condizionali, preposizioni e articoli, le declinazioni dei verbi: se non sei sicuro o sicura di ricordarti tutto (ma proprio tutto), puoi consultare un libro o manuale online.

Il testo di Elisabetta Perini, Grammatica Italiana per Tutti, edito da Giunti, è molto valido – ricorda un po’ i libri di italiano delle scuole medie. E non c’è niente di meglio.

Oppure se si preferisce rimanere sul digitale, va bene anche fare una verifica digitando su Google – purché il dubbio grammaticale venga risolto da fonti autorevoli. Diffida sempre da siti web che non conosci o che hanno nomi complessi.

Grammatica e sintassi formano la tecnica: senza questa, anche la fantasia più eccezionale non basta. E vale anche il contrario.

Il mondo di fantasia

Fantasia, proprio come il mondo magico della Storia Infinita, film cult di Wolfang Petersen uscito nel 1984.

Avere ed esercitare la fantasia è fondamentale tanto quanto la tecnica. Anche questa è influenzata dalla lettura: più si leggono testi diversi (non solo libri, ma anche articoli, paper accademici, post social…) più la fantasia ha modo di emergere.

O meglio, l’ispirazione può nascere. Quello che consiglio spesso ai miei studenti è di essere curiosi, sempre. La curiosità è l’arma più potente che abbiamo, ci permette di (ri)scoprire noi stessi, gli altri e l’ambiente in cui viviamo.

Grazie alla curiosità riusciamo ad esplorare pensieri che prima non avevamo, a conoscere ciò che prima ignoravamo e – ancora più importante – rimaniamo aperti.

Nella ricetta della scrittura creativa, la fantasia è un ingrediente indispensabile.

L’importanza del linguaggio

Attenzione, non stiamo parlando di stile. Non ancora. Il linguaggio racchiude la tipologia di scrittura usata nei propri testi.

Possiamo per esempio scegliere di usare un linguaggio diretto, crudo, duro, tagliente, sporco – se scriviamo qualcosa di estremamente personale e intimo, oppure un racconto dell’orrore, un giallo, un fantasy.

In alternativa, l’uso di figure retoriche come la metafora, la similitudine e la sinestesia può essere la scelta migliore per raccontare una poesia.

Scrivi le idee per un approccio creativo alla scrittura, parti da un taccuino dedicato alla scrittura libera

Useremo invece un linguaggio semplice, semplificato, trasparente e didascalico se il nostro obiettivo è scrivere per bambini e ragazzi.

Le domande guida che puoi porti per aiutarti a scegliere il linguaggio più utile sono queste:

  • Chi leggerà il mio testo?
  • Quali sono gli argomenti che devo trattare?
  • Che tipologia di testo sto scrivendo?

Insomma, le scuole di scrittura ci insegnano che il linguaggio è importantissimo per stabilire il primo contatto con il lettore. Se non abbiamo una chiara idea del tipo di linguaggio che vogliamo usare, il rischio è di sovrapporre livelli troppo diversi tra loro.

Ma anche se questa possa essere una scelta voluta, per sovvertire le regole è necessario conoscerle a fondo.

AAA la storia

Da giornalista ho questo credo: trova una storia che valga la pena di essere raccontata. E poi raccontala.

Che tu voglia scrivere un libro, degli articoli di giornale o un blog, devi avere la storia giusta. Non giusta in senso assoluto, ma giusta per chi la leggerà.

Ci innamoriamo dei personaggi dei film che ci rimangono nel cuore. Perché? Perché la loro storia era speciale.

Sua Maestà, l’originalità

Ah, che parola abusata e inflazionata – originalità. Ma che cosa vuol dire?

Essere originali nella scrittura creativa vuol dire saper combinare tecnica, fantasia, linguaggio e stile, e far emergere un punto di vista nuovo. Diverso.

A volte, per diventare originali nella propria scrittura è utile sperimentare più linguaggi e stili diversi e poi mescolarli.

Qual è il tuo stile

Eccoci. So che volevi arrivare qui: qual è il mio stile di scrittura? Forse ti starai chiedendo.

Se ami scrivere di certo almeno una volta ti sei fattə questa domanda.

Individuarlo non è semplice. Lo si comprende con il tempo, con l’esperienza. Il mio consiglio è quello di scrivere tanto, esercitarsi. Perché la dimensione dell’essere, l’identità di uno scrittore fuoriesce quando raggiunge la sua maturità.

Uno stile di scrittura può usare un solo linguaggio oppure toccarne diversi. Quello che definisce il tuo è il modo con cui approcci la scrittura stessa.

Pensa alla sintassi: come tendi a iniziare le frasi? Usi spesso giochi di parole? Preferisci tanti aggettivi oppure ami il minimalismo?

Sara Noseda intenta a praticare scrittura creativa sulla sua agenda

Nei miei corsi di scrittura creativa accompagno la persona in un cammino dentro sé stessa, alla ricerca dei suoi desideri, bisogni, talenti, obiettivi. Ma anche del suo stile di scrittura.

Perché scrivere è un’attività che impariamo da piccoli quando siamo bambini è un canale di comunicazione che usiamo spesso. Pensa a scuola, quante verifiche, temi e compiti in classe.

Poi da adulti l’abbandoniamo. Sì, magari per lavoro scriviamo molte email o lettere o raccomandate o contratti – ma qui si parla di altri tipi di scrittura. Professionale, burocratica, amministrativa, legale.

La scrittura creativa è qualcosa che sperimentiamo da piccoli perché fa parte della scoperta – una fase della vita che termina dopo l’adolescenza. Eppure, chi scrive lo sa bene, se abbiamo il coraggio di recuperarla di accorgiamo che c’è ancora molto da imparare.

Per esempio, è con l’esperienza della scrittura in età adulta che ho imparato la verità più nascosta del mondo della scrittura, mascherata dalla menzogna più cinematografica che esista: il blocco dello scrittore.

Il blocco dello scrittore non esiste. La scrittura si allena, come un muscolo. E come i bicipiti, migliora e migliora tanto più noi la esercitiamo.

E tu cosa stai aspettando? Se senti che la scrittura è la forma d’espressione che ti rappresenta di più, contattami: parleremo insieme dei tuoi dubbi, obiettivi, punti di forza e limiti. E decideremo se e come costruire un percorso di scrittura creativa ad hoc su di te.

Manda una mail a [email protected]

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