Sviluppare i propri talenti per una maggiore consapevolezza

I talenti personali sono attitudini, propensioni, o ancora meglio doni naturali. Metterli al servizio del mondo è un dovere morale, ma può renderci soprattutto felici

Nel coaching, lo sviluppo dei propri talenti ha un posto particolare e privilegiato. Si può parlare infatti di vero e proprio talent coaching: un ramo della crescita personale che ha lo scopo di aiutare la persona a individuare ciò in cui si sente libera di esprimersi.

Lo sviluppo dei talenti è quindi un processo molto profondo che richiede anzitutto una grande consapevolezza di sé e un costante impegno nel voler superare i propri limiti. Solo così raggiungiamo gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Ma che cos’è un talento? Avere un talento significa possedere una propensione verso qualcosa, una predisposizione per una certa attività o mansione, una dote intellettuale o fisica rilevante.

Insomma, se hai un particolare talento farai meno fatica in quella specifica situazione, perché hai quello che viene chiamato un “talento naturale”.

I talenti che possediamo possono essere infiniti: c’è chi corre molto veloce, chi è bravo in matematica, chi può stare ore e ore a scrivere senza accorgersi del tempo che passa. Chi studia con facilità, chi danza in modo straordinario, chi sa parlare agli altri in modo convincente e chi ha un evidente gusto estetico.

Tutti i talenti devono essere coltivati e sviluppati con continuità nel corso della vita, anzi: mettere da parte un talento, non alimentarlo e non metterlo a disposizione del mondo è come buttare via un dono.

Ma come ho anticipato poco fa, non può esserci lavoro sui propri talenti se non c’è un buon livello di consapevolezza.

Cos’è la consapevolezza di sé? La capacità di conoscere e riconoscere i propri pensieri, emozioni e comportamenti, di comprendere i propri punti di forza e debolezza, e di lavorare su di esse per migliorare se stessi.

La consapevolezza di sé è il primo passo verso lo sviluppo dei talenti, perché solo conoscendo se stessi è possibile sapere su che cosa lavorare per migliorare, cambiare e raggiungere i propri obiettivi.

Sviluppare consapevolezza di sé può essere un percorso difficile e spesso richiede tempo e pazienza. Ogni Life Coach lo sa bene: il percorso di ciascuno di noi è diverso, non ci sono rigide linee guida o deadline da seguire.

Tuttavia, ogni giorno possiamo tutti fare un piccolo passo verso il nostro sogno, dedicare del tempo a noi stessi per riflettere sui nostri pensieri, emozioni e azioni, cercare di capire che cosa ci piace fare e ci rende felici, o semplicemente ascoltare il nostro corpo – qualcosa che ahimè ci siamo disabituati a fare.

Essere consapevoli del proprio corpo è particolarmente importante per lo sviluppo dei talenti, perché spesso è lui che ci indica quando stiamo lavorando troppo o non abbastanza, quando una situazione ci sta stressando o ci rende sereni.

Ad esempio, se stiamo lavorando su un progetto e ci sentiamo esausti, ci fanno male le spalle, ci sudano le mani o ci bruciano gli occhi, potrebbe essere il momento di prendere una pausa e fare (o non fare) qualcosa per ricaricare le batterie.

L’equilibrio vita-lavoro molto spesso è uno degli obiettivi di crescita personale più ambiti, ed è anche il caso maggiore in cui la persona non riesce ad ascoltare il proprio corpo.

Sì, perché quando facciamo troppo, senza fermarci mai, perdiamo connessione con il presente, con le sensazioni fisiche e con tutto ciò che invece è primordiale. In poche parole non abbiamo consapevolezza.

Sviluppare la consapevolezza di sé aiuta a comprendere meglio gli altri e a interagire con loro in modo più efficace, onesto e positivo. Quando siamo consapevoli di noi stessi, siamo in grado di capire meglio chi ci sta intorno e di adattare il nostro comportamento alle situazioni diverse.

Questa abilità può essere particolarmente utile in contesti professionali, dove la capacità di lavorare bene in gruppo è fondamentale per il successo individuale e aziendale; ma anche in contesti amicali e privati. Stare bene con sé stessi contribuisce ad avere relazioni sane.

Come sviluppare consapevolezza di sé

Ci sono tanti modi per agevolare la propria consapevolezza. In primis:

Praticare almeno 5 minuti di meditazione al giorno ha un grande beneficio sul livello di autoconsapevolezza: ascoltare e osservare il proprio respiro, le sensazioni fisiche e i pensieri ci insegna a (ri)conoscerli. E quando necessario, lasciarli andare.

Nei miei percorsi di meditazione di gruppo e nelle meditazioni individuali personalizzate, lavoro molto sull’aspetto di consapevolezza. Attraverso tecniche di mindfulness certificate e un approccio creativo alla visualizzazione, cerco di accompagnare le persone in un cammino di conoscenza di sé. Del proprio corpo e della propria mente.

Anche scrivere è una modalità d’espressione molto potente: dopotutto impariamo a scrivere da piccolissimi e quel semplice gesto collega i nostri pensieri ed emozioni alla nostra mano che li esterna.

Può essere utilissimo tenere un diario personale, da scrivere la mattina appena svegli – in modo tale che il flusso di coscienza si liberi senza troppi freni e giudizi. Oppure anche la sera, prima di dormire, per lasciare nero su bianco pensieri ed emozioni della giornata.

Nei miei servizi offro anche dei percorsi di scrittura creativa introspettiva: attraverso alcune tecniche di pura scrittura creativa, finalizzata alla creazione di racconti e storie, aiuto le persone ad esprimere se stesse e diventare più consapevoli.

Ovviamente un percorso di life coaching, mirato a rafforzare l’autostima, o una terapia con uno psicologo sono degli strumenti fondamentali per aumentare la consapevolezza.

Come sviluppare i propri talenti

Per tirare fuori davvero quelli che sono i nostri talenti dobbiamo anzitutto tirare fuori il coraggio. Può essere sfidante, faticoso, a volte anche doloroso (quando ciò che amiamo è legato a un trauma, per esempio), ma senza un pizzico di coraggio per uscire dalla zona di comfort non riusciremo a cambiare.

  1. Fai una lista di tutte le cose che ti piacciono: arte, sport, danza, libri. Trascrivi tutto ciò che ti viene in mente, senza tralasciare nulla.
  2. Dopo che hai individuato dei macro settori, specifica per ogni area che cosa ti piace tanto. Ad esempio, dell’arte amo la pittura, mi piace dipingere, soprattutto con i colori a olio.
  3. Quando hai terminato, dai un voto da 0 a 10 alle tue passioni. Osserva l’insieme: che cosa noti? Ci sono degli aspetti in comune tra le attività con i voti più alti?
  4. A questo punto fai una lista delle tue competenze: in che cosa sei brava o bravo? In che cosa eccelli? Per che cosa gli altri ti riconoscono?
  5. Cosa noti? Che relazione c’è tra i tuoi interessi e le tue competenze? Evidenzia le similarità. Quelli sono gli ambiti in cui idealmente potrai concentrarti di più perché corrispondono alle tue passioni e anche a ciò in cui riesci meglio. Ecco i tuoi talenti.

E se ti va, fammi sapere com’è andata. Mandami una mail a [email protected] o commenta questo post. Sarò felice di leggerti e darti un feedback.

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