Prima le buone notizie: imparare a scrivere bene è possibile e accessibile a tutti. Ma per farlo occorrono tanto allenamento, costanza ineluttabile e soprattutto quello che io definisco l’ingrediente magico (e segreto): la curiosità.
Scopriamo la scrittura all’età di circa 6 anni – chi un po’ prima, chi un po’ dopo. Studiamo le lettere, la grammatica e la sintassi per anni nella scuola dell’obbligo. Ma questo basta per scrivere davvero bene?
Ovviamente no.
Facciamo una doverosa premessa: la lingua italiana è tutt’altro che semplice. Nel nostro registro linguistico abbiamo tantissimi tempi verbali, un vocabolario molto ricco, diversi avverbi e congiunzioni.
L’inglese, per esempio, ha una struttura meno complessa e meno variegata. Per questo è considerata la lingua ufficiale della comunicazione. È una lingua diretta, chiara.
Scrivere bene in italiano, quindi, non è cosa da poco. Anni di lezioni mirate ad esercitare la grammatica sono sufficienti per dare delle basi di scrittura – quelle assolutamente necessarie e che è fondamentale ricordare. Ma per imparare a scrivere meglio serve di più.
Qui sotto troverai alcuni consigli per scrivere bene: prendi nota, esercitati e fammi sapere come va.
1 – Leggere prima di scrivere
Non esiste bravo scrittore che non sia anzitutto un assiduo lettore. Ogni scrittore creativo che si rispetti, infatti, lavora sul suo punto di vista attraverso la lettura.
Cosa significa? Leggiamo per conoscere, sviluppare le nostre competenze, confrontarci con il mondo là fuori. Chi non legge si limita a vivere le proprie esperienze, che per quanto possano essere ricche ed esaustive, non saranno mai abbastanza per diventare scrittori.
È solo leggendo tanto e leggendo testi di diversa natura e genere che impariamo a scrivere. Lo diceva anche il grande maestro Giuseppe Pontiggia – scrittore, aforista, critico letterario, docente e curatore editoriale:
“Si può scrivere senza aver imparato? Sì, basta leggere la maggior parte delle cose che si stampano”
Quando variamo le nostre letture, e passiamo dai saggi ai romanzi, dalle poesie ai manuali, permettiamo alla nostra attenzione di trascendere i contenuti e soffermarsi sulla forma.
Non esiste un’unica tecnica narrativa: vi sono stili diversi tra loro, regole, vocaboli e strutture di frasi a cui non pensiamo mai ma che possono invece dimostrarsi grandi scoperte.
Una delle cose che personalmente amo di più fare quando leggo è sottolineare con una matita le parole o le frasi che mi colpiscono di più. È come usare una lente d’ingrandimento che mette a fuoco le scelte stilistiche dello scrittore, e questo mi fa sentire più partecipe della storia, più presente nella lettura stessa.
Attraverso la lettura continua di libri, articoli, saggi, approfondimenti e persino post social, miglioriamo notevolmente la qualità della nostra scrittura.
2 – Dizionario, mon amour
Caro e vecchio amico. Il dizionario, questo sconosciuto. Una volta era l’unico librone presente su tutti i banchi di scuola. Oggi è sepolto forse in soffitta o in cantina, chissà.
È importantissimo consultare un dizionario con frequenza quando si scrive. Oltretutto oggi abbiamo quel mondo vasto di informazioni reperibili con un click che si chiama Internet. Comodo e pratico, lo strumento del dizionario online è un must per chi vuole scrivere.
Gli esperti del settore, che tengono corsi di scrittura creativa e insegnano le basi del mestiere, consigliano vivamente di consultare il dizionario online ogni qualvolta che si deve scrivere un contenuto (anche fosse una semplice email).
Spesso, infatti, non conosciamo a fondo il significato di alcune parole e può capitare di usarle a sproposito. Oppure ci limitiamo a scegliere sempre gli stessi quattro o cinque vocaboli, perché non sappiamo la varietà di sinonimi che ci sono a disposizione.
Ecco quindi che aprire l’apposita finestra di Google con il dizionario (Treccani, per esempio) è cosa buona e giusta.
3 – Fai una scaletta
Scrivi una storia, un libro, una poesia, un racconto breve. Qualunque sia il tuo desiderio di espressione, segui il tuo cuore. Ma prima fai una scaletta.
Stabilisci in anticipo i vari punti che andrai a trattare nella tua email o nel tuo libro. Troppo spesso ci affidiamo ai primi pensieri che ci vengono in mente quando si tratta di scrivere.
E sì, la spontaneità è un dono, ma va maneggiato con cura. Occorre conoscere le regole di un’arte per poterle sovvertire ed essere definiti artisti.
Fare una lista dei temi, approfondimenti, argomenti che vogliamo poi spiegare meglio nel testo, è davvero il primo step che ci separa dal diventare un vero e proprio esperto di scrittura.
4 – Rileggi senza pietà
Una volta che hai buttato giù i tuoi pensieri con la giusta dose di leggerezza, senza paura, è giunto il momento di rivederli da capo e valutare – con distacco e lucidità – se possono essere comprensibili, fruibili, leggibili.
Partiamo dal presupposto che saper scrivere bene può essere necessario non solo per chi desidera lavorare nel settore “creative writing”, ma anche chi si occupa di comunicazione e pubbliche relazioni.
Scrivere bene un’email, un messaggio, un documento informativo, l’introduzione di un podcast oppure un post per i social media: tutto merita una rilettura attenta e scrupolosa.
Fra i consigli che do più spesso ai miei studenti e clienti di scrittura creativa, c’è proprio questo: rileggere sempre. Fatelo dall’ultima parola alla prima, per osservare se emergono piccoli errori di punteggiatura, sintassi o grammatica.
E poi rileggete ad alta voce per notare la scorrevolezza delle pause, la scelta delle parole e la fruibilità del contenuto stesso.
Le regole per scrivere bene
Ci sono poi alcune linee guida tecniche che è importante conoscere e seguire, se vogliamo approcciare il meraviglioso mondo della scrittura in tutte le sue forme.
- Scrivi in modo semplice
Sembra una banalità? Non lo è. Semplificare sempre. Prediligere la forma attiva dei verbi, perché quella passiva è meno diretta ed efficace. “Il libro è stato scritto da un bravissimo autore” può diventare “Un bravissimo autore ha scritto il libro”.
Fai attenzione a scrivere prima le premesse, poi le conclusioni. Insomma la logica deve vedersi nella scrittura.
E usa un numero di aggettivi quanto basta, senza esagerare poiché possono essere ridondanti. Non usare le negazioni
“Era da molto tempo che non provavo a non fare esercizi di scrittura creativa”.
Il non è nemico assoluto della scrittura efficace. Le negazioni danno un senso di chiusura, anzi, il nostro cervello fatica proprio a processarle.
Mi capita di frequente di leggere testi – cartacei oppure online – che cominciano con il non, e questo mi fa capire che è una questione di cui sentiamo troppo poco parlare.
Fateci caso d’ora in poi, e preferite le frasi positive. - Più verbi, meno sostantivi
Chi sa scrivere bene conosce questa regola. “C’è nervosismo tra Mario ed Elena” può diventare “Mario ed Elena si stanno innervosendo”.
Così facendo diamo valore all’azione. I verbi danno vita alle frasi, le rendono dinamiche e scorrevoli. I sostantivi, al contrario, le rallentano. Trasmetti più emozioni, non congelarti. - Cura la punteggiatura
Punti, virgole, ma anche spazi e punti a capo. Non dare mai niente per scontato: chiediti sempre qual è l’obiettivo di un segno di punteggiatura, perché se non serve diventa ingombrante.
Inutile dire che virgole tra soggetto e verbo sono il male assoluto. Attenzione poi a non abusare dei punti a capo: dare enfasi a una porzione di testo va benissimo, crea la giusta attesa, però troppi prima o poi stancano.
Non eccedere con le parentesi o altri segni di congiunzione. - Metafore & Co. Con moderazione
Le figure retoriche sono grandi amiche di chi scrive, ma se abusate rendono la comprensione del lettore difficoltosa.
Meglio piuttosto trovare nuovi modi per spiegare significati e dare valore alle parole.
Ultima nota importante: il blocco dello scrittore non esiste. Ci sono invece l’allenamento e la curiosità di esplorare nuovi modi di dire – spoiler: non finiscono mai.
Per concludere: scrivere bene vuol dire amare le parole e rendere loro giustizia-